In ogni uomo esistono facoltà latenti attraverso le quali può acquisire per sé stesso la conoscenza dei mondi superiori. Il mistico, il teosofo o lo gnostico parla di un mondo dell’anima e di un mondo dello spirito, che per lui sono reali quanto il mondo che vediamo con i nostri occhi fisici o tocchiamo con le nostre mani. Resta solo la domanda su come iniziare per sviluppare dentro di sé tali facoltà. Su questo, solo coloro che hanno già sviluppato tali poteri possono dare consiglio. Chi cerca la conoscenza superiore deve crearla dentro di sé; deve instillarla nella propria anima. Non può farlo attraverso lo studio: può farlo solo attraverso la vita. Chi vuole diventare un discepolo deve quindi coltivare assiduamente lo stato d’animo devoto. Se incontro un uomo e lo critico per le sue debolezze, mi privo del potere di conquistare la conoscenza superiore; ma se cerco di entrare con amore nei suoi meriti, allora acquisisco tale potere. Il discepolo deve costantemente cercare di seguire questo consiglio. Gli occultisti esperti sanno quanto devono alla continua ricerca del bene in tutte le cose e al trattenersi da ogni critica distruttiva. Questo non deve rimanere solo una regola esterna di vita; deve piuttosto penetrare nella parte più intima della nostra anima. Abbiamo il potere di perfezionarci e, col tempo, di trasformarci completamente. Ma questa trasformazione deve avvenire nell’intimo, nella vita mentale. Non basta mostrare rispetto solo nel nostro comportamento esteriore verso una persona; dobbiamo avere questo rispetto nei nostri pensieri. Il discepolo deve iniziare attirando questa devozione nella sua vita mentale. Deve eliminare completamente dal suo pensiero ogni idea di mancanza di rispetto o critica, e deve sforzarsi immediatamente di coltivare pensieri di devozione. Ogni momento in cui ci impegniamo a eliminare dal nostro pensiero qualsiasi giudizio dispregiativo o sospettoso sui nostri simili ci avvicina alla conoscenza delle cose superiori.
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